Perché a volte ci sentiamo in colpa ad andare in vacanza (e come superarlo)

trello task management vacation

Purtroppo è un sentimento diffuso, quello di sentirsi in colpa ad andare in vacanza.

Quando è stata l’ultima volta che hai preso una vacanza? Una in cui hai staccato completamente? In cui non hai controllato neppure una volta le email di lavoro, mentre aspettavi in coda?
Molto tempo fa immagino. Tanto da non ricordarlo? Beh tieni a mente una cosa…una vera vacanza è un toccasana, per la mente e per il fisico.

Uno dei vantaggi più evidenti è la riduzione dei livelli di stress. Studi evidenziano che l’effetto rilassante di una vacanza si prolungava per diverse settimane anche dopo la conclusione. Inoltre è stato dimostrato che “staccare” porta ad aumentare i livelli di produttività e le prestazioni sul posto di lavoro, combattere l’esaurimento e indirettamente aiuta a vivere più a lungo.

E quindi? Se la vacanza è sia piacevole che positiva, perché spesso non ci viene facile prenderci del tempo libero? Perché la maggior parte di noi non riesce a staccarsi completamente dalle scrivanie, tornando a controllare le proprie email dal telefono?

Molti comportamenti afferiscono a quello che si chiama senso di colpa da vacanza.


Perché ci sentiamo in colpa ad andare in vacanza?

Nel concreto, sappiamo tutti la verità: le vacanze fanno bene e ci siamo meritati un po’ di sano riposo e divertimento. Avanti con un mojito!

Ma a livello emotivo? Alcuni di noi non possono fare a meno di rimproverarsi di aver lasciato in sospeso o scoperte le proprie mansioni lavorative per alcuni giorni di riposo e relax. Ma perché questo senso di rimorso si insinua quasi immediatamente?

Ci sono un paio di diversi fattori in gioco.

Il primo è la convinzione pervasiva che il tempo lontano dall’ufficio possa potenzialmente danneggiare la carriera. Secondo una ricerca Americana, il 14% degli intervistati ritiene che lavorare un po’ durante la vacanza aumenti le opportunità di avanzamento.
Nonostante il fatto che sempre più aziende si muovano verso una cultura basata sui risultati,  indipendentemente dalle ore che i dipendenti trascorrono in ufficio, molti dei lavoratori sentono che le vacanze potrebbero creare uno svantaggio per le promozioni e addirittura la carriera.

Un altro elemento chiave riguarda le tue relazioni con i colleghi. Sappiamo tutti che cosa si prova a dover coprire un membro del team che è assente. Ci si ritrova inevitabilmente con più stress, urgenze e lavoro e conoscendo la condizione che si viene a creare alcune persone sono titubanti nel lasciare i colleghi con lo stesso carico.


Come bandire l’ansia della tua vacanza (e goderti il tempo libero)

In un certo senso, il senso di colpa da vacanza è un buon segno, significa che sei un lavoratore appassionato e coscienzioso che si prende cura della sua crescita professionale e dei membri del team.

 

Quindi il senso di colpa è inevitabile?

Non esattamente. Ecco alcune tattiche che puoi mettere in campo per avere un po’ di tranquillità e goderti davvero la vacanza che ti meriti.


1. Inizia a pianificare (e super-presto!)

Prendersi una vacanza a volte inizia con un paradosso: nell’organizzare i giorni di relax spesso si crea un picco di stress e di lavoro. Molti intervistati sperimentano un aumento dello stress nel tentativo di completare i task prima della partenza.

Ecco perché è intelligente iniziare a pianificare la tua vacanza con largo anticipo.

Non appena hai prenotato la vacanza, segnala sul tuo calendario in modo che non vengano fissati riunioni o impegni durante quel periodo, ma anche per avere un promemoria costante mentre pianifichi le tue scadenze e i carichi di lavoro.
Poi, fai uno sforzo per distribuire qualsiasi lavoro extra in un lasso di tempo abbastanza lungo (per esempio un paio di settimane) in modo da non stipare tutte le scadenze in un paio di giorni prima del volo.

 

Un ottimo modo per gestire task in allineamento e trasparenza con il resto del team sono tool di task management e visual collaboration, come Trello. In contesti più articolati, Jira di Atlassian assieme all’estensione come Tempo Planner permettono di tracciare e organizzare progetti complessi sul lungo periodo.

Qualche volta può essere utile anche scegliere il giusto periodo per le vacanze. Non sempre è possibile, ma pianificare le vacanze in periodi meno carichi di impegni può aiutare ad alleviare il carico mentale che ci portiamo in vacanza e rende meno difficile gestire la lista di task da smarcare prima di partire.


2. Impostare il risponditore automatico “su misura”

Colpa della tecnologia, se è così difficile disconnettersi e prendersi un po’ di tempo libero? Certo poter effettuare il check sulle nostre caselle di posta da qualsiasi luogo rende più facile soccombere al senso di colpa da vacanza.

Ma anche se le email ci richiamano con il loro canto di sirena delle caselle, un aiuto a tenerle lontano può arrivare dal risponditore automatico!

Impostalo in modo chiaro e impara a rilassarti godendoti il tuo tempo di relax. Può essere utile anche per un solo giorno di assenza: comunicando in modo completo e trasparente, sarai rassicurato che le persone non resteranno deluse dal ritardo della risposta.

Indipendentemente dal tono, assicurati di spiegare:

  • Cosa aspettarsi da questa assenza (Non sarai mai raggiungibile o controllerai di tanto in tanto? etc)
  • La data in cui le persone possono aspettarsi una risposta (più importante della data di ritorno!)
  • Con chi possono mettersi in contatto mentre sei assente

Ora hai tutto abbastanza sotto controllo da dimenticarti con serenità delle email!


3. Comunicare chiaramente le tue aspettative

A proposito di aspettative, questo è uno degli aspetti più importanti di una vacanza serena. Devi condividere in modo chiaro cosa attendersi dalla tua assenza con tutte le persone con cui sei regolarmente in contatto, compresi il tuo capo, colleghi e clienti.

Qua e là darai un occhio alle email e lavorerai di tanto in tanto? O parti per un’isola deserta? Puoi essere raggiunto in caso di urgenze? In caso, quale è il modo migliore per contattarti? Ci sono alcune attività che preferiresti che i tuoi colleghi rimandino fino al tuo ritorno?

Essere in linea su queste cose importanti elimina la confusione e ti prepara (e per non parlare dei membri del tuo team) a vivere al meglio il periodo seguente.

L’ultimo giorno, invia un’email di riepilogo finale alle persone interessate, ribadendo queste aspettative e specificando ogni altra informazione da conoscere in tua assenza – come task già completati, articoli in sospeso e persino consigli per situazioni comuni.

Ah, e ricordati di lasciare la tua task-list a casa, quando vai in vacanza 😉

Pronto per un trucco segreto? Salva un modello email tra le risposte predefinite da modificare rapidamente di volta in volta con i dettagli della vacanza poco prima di partire. Ti aiuterà ad avere sott’occhio tutti gli aspetti principali (quanto il cervello sarà già in modalità ferie!) e anche a risparmiare un po’ di tempo.


4. Restituisci il favore

Per goderti a pieno la vacanza è necessario avere alle spalle un team affiatato pronto a coprire task e urgenze. Indubbiamente, darti questo aiuto richiederà un sforzo aggiuntivo da parte loro.

Saranno sicuramente felici di supportarti intensificando un po’ il carico, ma il punto è essere disposti – con piacere – a restituire il favore.

Quando qualcuno del tuo team dovrà prendersi del tempo, ricordati la regola d’oro di comportarti nel modo in cui vorresti che si comportassero con te (in un certo senso, impariamo dalla scuola materna a essere dei buoni co-workers!)

Chiedi di quali task puoi incaricarti. Informati su come gestirli in autonomia ed evita di inviare messaggi, così come di accumulare cose da fare per il loro ritorno.

Non solo è la cosa giusta da fare, ma ti sentirai anche molto meno in colpa quando sarà il momento di assentarti perché hai contribuito a una cultura in cui il tempo libero è incoraggiato e supportato.


Quindi. . . quante vacanze dovresti prendere?

Sai che il tempo libero è importante e ti sei preparato emotivamente per quel momento lontano dalle tue responsabilità lavorative. Ma… esattamente di quanto tempo hai bisogno per ottenere davvero i benefici?

Bene, dipende.

Alcune ricerche evidenziano che si registrano picchi di rilassamento verso l’ottavo giorno di vacanza, suggerendo i benefici di vacanze piuttosto lunghe per ricaricarsi davvero (Journal of Happiness Studies).

Altri studi invece mostrano che sono i momenti anticipatori della partenza che attivano i sentimenti di felicità, e di conseguenza può essere più utile fare più episodi di vacanza anche se più brevi (Università Erasmus di Rotterdam).

Insomma, non esiste una risposta definitiva alla domanda “quanta vacanza è sufficiente?”

Bisogna trovare ciò che funziona maggiormente per se stessi: assicurati solo di prenderti un po’ di meritato riposo!


Hai guadagnato la tua vacanza (quindi divertiti!)

Soprattutto nel mondo di oggi, in cui le persone vestono l’essere “indaffarate” come distintivo d’onore e in cui avere l’agenda sempre piena ci fa sentire apprezzati, è normale che le vacanze ispirino un po’ di senso di colpa.

Ma ricordiamoci che i giorni di vacanza sono un diritto.

La chiave è smettere di vedere il riposo e il relax come una perdita di tempo, perché è dimostrato che non lo è assolutamente. Come hanno dimostrato studi su studi, il tempo libero è in realtà un ingrediente chiave per essere un dipendente di successo, produttivo e soprattutto felice.

Quindi avanti, organizza al meglio le tue attività e parti sereno per le vacanze che hai organizzato!


Dall’articolo originale del blog Trello >> Why Do You Get Vacation Guilt (and How Can You Beat It)?

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